Quando incontro pensieri che mi fanno riflettere…

sabato 22 febbraio 2025

Necessità

 “Quando mi sento male, non vado in farmacia, ma nella mia libreria”.

Philippe Dijan

Oggi ho fatto un piccolo calcolo. In questi anni non sono stata molto bene e non ho potuto dedicarmi a molte delle mie attività preferite all’aria aperta. Considerando pure il periodo di pandemia e reclusione forzata per tutti, l’unica distrazione alternativa che ho avuto sono stati i libri. Per fortuna esiste anche il prestito! Due o tre libri a settimana per circa sei anni sono un bel po' di volumi (2.5*52*6=780). Leggere crea dipendenza? Vero, verissimo, ma crea anche sogni, curiosità, voglia di scoprire, conoscere e inventare.

Non esistono vincoli per incominciare a leggere e tutti dovrebbero leggere un libro, almeno una volta nella vita, semplicemente “… perché nessuno sia più schiavo” come ci disse Gianni Rodari. Ci sono tanti tipi di schiavitù che si possono combattere con la lettura, sia fisiche che mentali o ambientali, così i libri possono trasformarsi in farmacie, mercerie, ferramenta, montagne, oceani, treni, mongolfiere, aerei, navicelle spaziali.

Ogni tanto, tra una lettura e l’altra, ho scritto e ancora scrivo le mie storie, ma restano solo mie o incompiute. Quelle incompiute mi piacciono comunque tutte e vorrei finirle, ma non so di quale riprendere in mano i fili tessuti. Bel dilemma.

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