L'amore è una tela ...

L'amore è una tela fornita dalla Natura e abbellita dall'immaginazione.

Voltaire

I figli fanno sempre domande a cui è difficile rispondere. Qualche giorno fa la mia ragazza piccola mi chiese: ‘cosa significa amare’. Non è più piccola, ma non è nemmeno grande, nei suoi tredici anni, e le risposte vanno pesate. Amare chi? Amare cosa? Un genitore ama il partner, ama i figli, ama ogni componente della famiglia, ama gli animali domestici. Un figlio ugualmente e in più ama gli amici, perché la vera amicizia è una forma di amore. Amare è mettere il bene dell’altro davanti al nostro, rispettare e ascoltare l’altro, soffrire quando soffre e gioire quando è felice. Dopo un lungo discorso mi ha detto: ‘Ho capito che esistono tanti tipi di amore’. Amo le mie ragazze, ma le domande difficili perché capitano sempre a me?

Una vigilia di Natale di molti anni fa ...

Una vigilia di Natale di molti anni fa, me ne stavo tranquillo nel mio letto. Non muovevo le lenzuola, respiravo lentamente senza fare rumore. Aspettavo di udire un suono, un suono che secondo un mio amico non avrei mai sentito: le campanelle della slitta di Babbo Natale!

Dal film: Polar Express

Sono passati sedici o diciassette giorni di Natale da quella volta, ma per noi resterà sempre ‘la mattina di Natale’. Ore 5.30 o 6.00 del mattino: ‘È arrivato! L’ho sentito!’ non abbiamo mai scoperto cosa sentì davvero, ma la mia ragazza grande si precipitò giù dal letto e la magia invase la casa. L’albero di Natale è carico di campanelle in suo onore, e la polvere magica è sparsa in ogni angolo. Vieni ancora Babbo Natale a donarci il tuo unico regalo tanto atteso: la magia del Natale!

Questa casa non è un albergo!

Questa casa non è un albergo!

Quanti genitori, di oggi, di ieri, e anche quelli di domani, hanno detto queste parole! O magari le hanno solo pensate senza trovare la forza di urlarle. L’adolescenza è un periodo complicato da affrontare per una famiglia, capisci quando inizia ma non ne percepisci mai la fine. Ho trovato molti scritti con consigli su come affrontare questo periodo, ma a mio parere sono solo parole al vento perché ogni ragazzo è diverso e particolare. Forse è meglio chiudere la porta e lasciare che cuociano nel loro brodo, prima o poi si accorgeranno, chissà, che esistiamo anche noi genitori.