Era una notte buia e vomitosa.
Quando la mia ragazza piccola era più piccola capitava che,
nella notte, non sopportasse le crisi di tosse causate dalle sue allergie. In
una di queste notti, mentre mio marito le ripuliva il letto, mi inventai la
prima storia dei tre coniglietti per calmarla. Questa non è la loro prima
avventura ma è la prima che io e la mia ragazza piccola condividiamo con grandi
e piccini.
I Tre Coniglietti sulla neve
C’erano tre
coniglietti furbetti, tre fratelli, tre monelli.
Il primo
coniglietto era bianco, sempre tanto stanco.
Il secondo era
marrone, un gran mattacchione.
Il terzo era
nero, dal tono severo.
L’inverno lungo
e noioso rendeva tutto polveroso.
Una mattina il
coniglietto marrone, gran mattacchione, dalla finestra guardò e tanta neve
trovò.
“In montagna a
sciare dobbiamo andare!” esclamò.
“Sciare? Mi
posso stancare” sbadigliò il coniglietto bianco, sempre tanto stanco.
“Quest’idea
strampalata può ravvivare la giornata. Ma attenti a non ruzzolare!” disse il
coniglietto nero, con tono severo.
Il coniglietto
bianco, sempre tanto stanco, sbadigliò mentre sulla neve le zampette affondò.
Bianco lui,
bianco su, bianco giù, e chi lo vide più?
Tanto stanco non
lo era più e saltò su.
“Buh!”.
Il coniglietto
nero, sempre severo, si spaventò e giù per la china scivolò. Ruzzolò e una palla
diventò.
“Si può sapere
chi è stato!” urlò arrabbiato, forse il gioco si era rovinato.
Il coniglietto
marrone, gran mattacchione, una zampa gli prestò e dalla neve lo liberò.
“Gran
mattacchione io sono, ma oggi non chiedo perdono. La mia zampina ti presto
perché sono onesto”.
“Oggi ho giocato
e forse un poco ho esagerato” si scusò il coniglietto bianco, sempre tanto
stanco.
La pace ritornò
e a giocare si ricominciò.
L’errore ammesso
ha sortito il suo effetto e in premio tanta cioccolata riscaldò la giornata.
Nessun commento:
Posta un commento