…In altre parole, per poter criticare, si dovrebbe avere un’amorevole capacita’, una chiara intuizione e un’assoluta tolleranza…Acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando riusciamo a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato.Gandhi
Parole belle e veritiere. Ma io penso ai tanti genitori che, pieni di amore e certi della fiducia dei propri figli, si accingono a esprimere critiche. Si critica l’abbigliamento, l’indole scansafatiche, le amicizie dubbie, le scelte. Un genitore lo fa per amore, per preservare il figlio da delusioni e dolori causati da valutazioni errate. Ma un genitore è assolutamente sicuro di non rimanere irritato e deluso quando il proprio giudizio verrà rifiutato? Quanta tolleranza occorre! I figli sono i primi oppositori alle critiche di un genitore che, a parer loro, non comprende mai le vere problematiche.
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