Sono solo tre ore che la mia
ragazza piccola è a casa e ho già terminato la dose quotidiana di calma.
Immagino una classe di venti bambini, all’ultimo anno, non più piccoli,
non ancora grandi, si richiede un impegno pari alla loro età e loro
rispondono con capricci: credo che esploderei. Ma cerco di ritrovare la calma e
di superare il momento di tensione perché so che il tutto nasce dalla
stanchezza accumulata, dagli impegni, dalle richieste. C’è necessità di gioco e
di libertà, ma per favore anche di un poco di attenzione ai bisogni degli
altri!
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