Prima di Natale abbiamo fatto un
giro di saluti e un pomeriggio lo abbiamo trascorso a casa di amici, tra
chiacchere e panini, dove abbiamo incontrato anche altri conoscenti con un
bimbo di quattro anni. Il bimbo e la mia ragazza piccola, che ha otto anni,
hanno impiegato il tempo ignorandosi, battibeccando, giocando, litigando,
facendo pace, perché, secondo il bimbo, “Otto anni sono da femmina”. Rientrati a
casa, stanchi e satolli, ci siamo rilassati un pochino prima di abbandonarci
all’abbraccio di Morfeo. La mia ragazza piccola, in evidente stato di crisi per
mancanza di pagine scritte, si è arrampicata sulla libreria e ha preso un libro
leggerissimo per una lettura distensiva: “Manuale degli scacchi”. La lettura l’ha
affascinata al punto che non riuscivamo più a metterla a letto e per giorni ci
ha parlato di arrocchi corti e lunghi.
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